Itinerario di 4 giorni a Santorini
4 giorni a Santorini sono perfetti per visitare i luoghi principali dell’isola, sopratutto se stai viaggiando in bassa stagione. L’itinerario che ti propongo racconta il mio viaggio di inizio ottobre ma può essere replicato in ogni stagione. È un itinerario che tocca i villaggi meno conosciuti dell’isola, senza trascurare l‘irrinunciabile tramonto a Oia e la vivace Fira.
Giorno 1: Aeroporto di Santorini · Fira
Il volo Volotea Venezia · Santorini è atterrato puntuale alle ore 17:00. L’aeroporto di Santorini è veramente minuscolo ed è l’antitesi della modernità. Ho letto molti pareri negativi ma nel nostro caso, sicuramente complice la “bassa stagione” e il non aver imbarcato in stiva alcun bagaglio, impieghiamo pochissimi minuti a lasciare l’aeroporto. Saliti sul primo bus utile in una decina di minuti raggiungiamo il capoluogo Fira. Sbrigate le pratiche di check-in corriamo a goderci il primo tramonto sulla Caldera. Cena con uno sfizioso souvlaki e ci concediamo un assaggio della briosa vita notturna di Fira, prima tappa dei nostri 4 giorni a Santorini.
Giorno 2: Pyrgos · Emporio · Mulini a Vento · Akrotiri · Red Beach · Faro · Oia
Pyrgos Kallistis
Il secondo dei 4 giorni a Santorini il programma è quello di noleggiare uno scooter e partire alla scoperta dell’entroterra. Lo scooter è il mezzo ideale per scoprire l’isola e riempirsi gli occhi delle gradazioni di blu del Mar Egeo. Colazione e via! In una decina di minuti raggiungiamo Pyrgos Kallistis, un pittoresco villaggio dal quale ammirare Santorini dall’alto. Pyrgos va rigorosamente visitato a piedi: perdersi fra le sue strette stradine regala scorci veramente carini. Chi, come me, è appassionato di fotografia non riuscirà a smettere di scattare in ogni angolo!
► Leggi l’articolo su cosa vedere a Pyrgos Kallistis
EMPORIO e i vecchi mulini a vento
Non avendo studiato un itinerario ad hoc prima della partenza prendiamo la cartina e, attirati dal simbolo dei vecchi mulini a vento, ci dirigiamo verso Emporio. In dieci minuti ci ritroviamo davanti la chiesa ortodossa di Panagia Mesiani. Da qui non troviamo indicazioni per il quartiere storico. Per raggiungerlo devi addentrarti nelle viuzze oltre la chiesa. Noi con lo scooter non siamo riusciti a raggiungerle e il mio consiglio è quello di proseguire a piedi. Le stradine del borgo fortificato medievale sono veramente strette e in alcuni punti ci passa una persona alla volta.
Non troviamo indicazioni nemmeno per i vecchi mulini a vento di Emporio ma chiediamo consiglio a dei turisti tedeschi che ci dicono di averli visti dai finestrini dell’auto. Allunghiamo lo sguardo e ci accorgiamo che dalla piazza di Emporio si intravedono in lontananza. Risaliamo in scooter e iniziamo a guidare in direzione dei mulini a vento, attraversando suggestivi vigneti rasoterra potati ad “anello”e immancabili cupole blu.
La collina dove si trovano le rovine degli otto mulini a vento dismessi si chiama Gavrilos Hill. Guida fino alla fine del crinale della collina dove troverai la graziosa chiesetta bianca Prophet Elias the Low che si affaccia sulla parte sud dell’isola. Nonostante questo non sia il punto più alto dell’isola la vista sulla penisola di Akrotiri ripagherà la delusione iniziale.
Akrotiri, la red beach e il Faro
La tappa successiva è il tranquillo villaggio di Akrotiri, dove ci fermiamo per pranzare in una taverna tradizionale e scattiamo qualche fotografia alla bella chiesa di St. Epifanios. Il villaggio è stato costruito attorno al vecchio castello e mantiene l’autenticità andata persa nei villaggi più frequentati dai turisti.
Da Akrotiri in pochi minuti raggiungiamo la Red Beach, la famosa spiaggia rossa. Segui le indicazioni per il sito archeologico di Akrotiri, le rovine di un antico villaggio preistorico, gira a destra e ti troverai in un parcheggio dove lasciare il tuo mezzo. Da lì la spiaggia rossa si raggiunge a piedi in pochi minuti.
Altra tappa interessante è il faro di Akrotiri, il più importante delle isole Cicladi, alto 10 metri. Sedersi sulle rocce, circondati dal mare, crea l’atmosfera perfetta per ammirare uno dei tramonti più romantici dell’isola. Dal faro di Akrotiri in circa 30 minuti torniamo a Fira per una breve pausa e per indossare qualcosa di più pesante per la sera.
Oia
Ultima tappa della giornata è Oia, da dove vedere il tramonto più famoso dell’isola. Questa tappa non può assolutamente mancare nel tuo itinerario di 4 giorni a Santorini! Dopo 30 minuti di guida, circondati da vigneti, rocce vulcaniche, villaggi imbiancati e viste panoramiche sul mare e sui monti arriviamo a Oia. La quantità di autobus e di mezzi parcheggiati lasciano facilmente intuire che il villaggio pullula di turisti. Nei punti panoramici si fatica a passeggiare e siamo a ottobre…non oso immaginare la quantità di gente nei mesi estivi!
Con un po’ di pazienza raggiungiamo i resti del castello bizantino, da qui la vista panoramica sul tramonto e su Oia è un incanto. Il sole saluta un altro giorno ed esplode un applauso che contagia tutti i presenti. Attendiamo il calare della sera e l’accendersi delle prime lucine…uno spettacolo di altrettanta bellezza! Solamente la curiosità di scoprire il villaggio di Oia ci fa staccare a fatica gli occhi dal panorama e percorrere le sue vie. Per cena scegliamo una taverna tipica, sulla strada del ritorno verso Fira.
I miei consigli
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